giovedì 10 maggio 2012

http://www.goal.com/it/news/787/editorialiopinioni/2012/05/10/3093355/editoriale-signore-del-calcio-amato-senza-distinzione-di

Editoriale - Signore del Calcio amato senza distinzione di colori: omaggio ad Alessandro Nesta, storia di Lazio e Milan

Il difensore del Milan ha annunciato la sua decisione di lasciare il club rossonero ed il calcio italiano, dopo averne scritto un pezzo importante di storia.

 

Alessandro Nesta - Milan   

325 partite, altrettante battaglie. Alessandro Nesta ha indossato la maglia del Milan davvero tante volte e se si pensa che con quella della Lazio è sceso in campo in 'appena' 261 occasioni, si capisce come il numero 13 rossonero possa essere considerato a pieno titolo una bandiera del Milan degli ultimi 10 anni.

 Ha vissuto le lacrime di Istanbul e i balletti di Dudek, ma anche la rivincita di Atene nella magica notte di Pippo Inzaghi. Ha scritto la storia realizzando a Yokohama, contro il Boca Juniors, un goal che ha proiettato il Milan sul tetto del Mondo, ma ha anche lasciato il segno con una doppietta nei minuti finali di un Chievo-Milan che, uno che come lui in gare ufficiali ha messo a segno un totale di appena 13 reti, difficilmente dimenticherà.

E ancora, il rigore trasformato all'Old Trafford al cospetto di Gigi Buffon, in quella notte magica per tutto il calcio italiano che assisteva con orgoglio alla lotta tra Milan e Juventus, una di fronte all'altra a contendersi la Champions League. Insomma, in tutte le tappe principali della storia recente del Milan, lui c'era.

 Da Maldini a Kaladze, da Chamot a Simic, da Roque Junior a Costacurta, da Laursen a Stam, da Favalli a Bonera, da Senderos a Onyewu, da Legrottaglie a Thiago Silva, fino ad arrivare a Yepes e Mexes: sono stati tanti i difensori che il Milan ha alternato al centro della difesa nel corso delle ultime 10 stagioni. Ma lui, Nesta, era sempre lì. 

 

Se Thiago Silva oggi è il
numero uno al mondo, Nesta ha i suoi meriti

 

 Un campione che, pur essendo un giocatore chiave del Milan, non ha mai ricevuto fischi - se non quelli 'classici', riservati ad ogni avversario - nè dai tifosi dell'Inter nè da quelli della Juventus.

Un uomo che, nonostante un infortunio gli abbia impedito di disputare le partite decisive del Mondiale del 2006, ha continuato a vivere la competizione come se, a sudare in mezzo al campo, ci fosse anche lui.

 A 36 anni, però, Alessandro Nesta ha deciso di farsi da parte. E come sempre, l'ha fatto senza far rumore. Con una conferenza stampa tanto formale quanto diretta, con un sorriso sempre presente sul viso. Quel sorriso di chi si compiace nel vedere come tutti lo rimpiangano già. Milanisti in primis, ma non solo.

In un calcio colmo di rivalità ed astio, sono pochi i Campioni in grado di ricevere applausi ed apprezzamenti in tutti gli stadi d'Italia. Alessandro Nesta è uno di questi. In bocca al lupo, Campione!

Mi permetterei di aggiungere  : "...e adesso ...SILENZIO....."

Marco.
  

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